" Possono perché credono di potere. "
Virgilio
" I nostri dubbi sono traditori, e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare."
William Shakespeare
Vorrei che prendessi un bel respiro, a tutto fiato, riempendo
bene i polmoni...contare fino a due...e poi espirare per sette secondi.
Bene...
Vorrei che immaginassi di salire su un autobus, entrare dalla
porta posteriore, cercare un posto libero e poi accomodarti..
Mi sembra quasi di vederti, noto come conquisti lo spazio
intorno a te, agendo con diffidenza ma al tempo stesso familiarizzando con ciò che ti e' più prossimo...distendi al meglio
le tue gambe, cerchi la comodità senza
interferire con gli spazi altrui...in
certe situazioni bisogna attenersi a delle regole...scruti attentamente
lungo tutto il perimetro dell'autobus, alla ricerca di qualcosa che possa
costituire un pericolo per te...cerchi di percepire gli stati d'animo delle persone che ti stanno intorno, analizzi gli sguardi e valuti gli aspetti esteriori...se non hai trovato nulla di preoccupante, ti
rilassi, almeno fino alla prossima fermata...nel frattempo la tua mente vaga,
insieme a quella di tutti i tuoi compagni di viaggio...se sei in vena, approcci
il dialogo con il tuo vicino di posto, ma su cose banali, solitamente il tempo,
lo sport, la politica...altrimenti ti tuffi sul tuo smartphone ed inizi a vagare...non devi preoccuparti di nulla, non sei tu a guidare
l'autobus, puoi permetterti di non prestare attenzione alla strada. L'autobus
fa sempre lo stesso percorso, giorno dopo giorno, per anni interi, decenni.
Centinaia
di persone trasportate ogni giorno per percorsi sempre uguali, e tu fra queste.
Bene.
Adesso vorrei che respirassi nuovamente come poco fa..ricorda
per due secondi trattieni per sette secondi espiri..
Poi basta.
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Per oggi la tua lettura e' finita.
Adesso voglio solo che tu rifletta per almeno 24 ore esatte da
questo istante.
Voglio che ciò che hai appena letto rimanga nel tuo cuore per
un giorno intero, voglio che nella sua semplicità
abbia molto da dirti.
Voglio che maturino dei pensieri.
24 ore esatte.
Quando saranno passate, riprendi la lettura dall'inizio.
A dopo.
Voglio farti una domanda.
Chi guida l'autobus della tua vita?
La risposta a questa domanda è strettamente legata al concetto di Zona Comfort.
Se vogliamo PRENDERE il controllo della nostra vita e vogliamo evitare di fare la fine del passeggero che si siede sull'autobus e si
fa trasportare in giro, sempre gli stessi percorsi, le stesse fermate, giorno
dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, - sempre uguale -, DOBBIAMO esercitare la padronanza della nostra Zona COMFORT.
Vediamo come funziona.
La Zona Comfort e' un isola felice per il proprio cervello. È una zona operativa nella quale il
cervello si è abituato ad
essere molto efficiente spendendo meno energie possibili.
È una zona operativa nella quale
il soggetto sperimenta assoluto comfort derivante da abitudini consolidate,
comportamenti di routine, stati d'animo conosciuti, una zona nella quale non vi
sono novità operative poiché, altrimenti, il cervello
dovrebbe adoperarsi per gestire ed abituarsi a quest'ultime, ed, in tal caso,
dovrebbe spendere molte energie ed il soggetto sperimenterebbe senso di disagio
per il nuovo, ansia di prestazione, difficoltà
percettive e di adattamento.
Provate a pensare alla vostra giornata tipica.
Magari questa inizia con il portare i propri figli a scuola,
recarsi in ufficio, a pranzo con i colleghi, ecc..
Tutto normale, direi...probabilmente, da tempo, siete abituati a
svolgere queste azioni e le fate con estrema disinvoltura, incastrando al
meglio ogni aspetto di tali azioni, con un dispendio di energie e risorse
fisiche "calibrate" dal vostro cervello.
Zona Comfort!
Ma pensate per un attimo se, una mattina qualunque, dopo aver
accompagnato i vostri figli a scuola, un camion di traverso vi sbarra la strada
creando una coda Kilometrica.
Immediatamente il vostro cervello esce dalla Zona Comfort ed
inizia a cercare tutta una serie di soluzioni per permettervi di arrivare in
tempo in ufficio. Vi inizierete a sentire ansiosi, tesi, passerete in rassegna
tutte una serie di ipotesi per gestire al meglio questa situazione.
Il vostro
cervello elaborerà anche un
discorso da fare al capo per giustificare il ritardo accumulato.
Immaginerete
la vostra scrivania con il lavoro che si accumula e voi...in ritardo!! Arrivati
in ufficio, con notevole ritardo, incontrate personalmente il capo al quale
giustificate con dovizia di particolari le cause del vostro ritardo, e, per
recuperare il lavoro che si è accumulato,
saltate la pausa pranzo con i colleghi.
Finisce la giornata.
Arrivate a casa, siete distrutti, stanchi come mai prima.
Se qualcuno vi chiedesse come è
andata la giornata, probabilmente la vostra risposta sarebbe...pessima!!
Bene.
Avete passato una giornata al di fuori della vostra Zona
Confort.
E quindi avete sprecato molte energie per adattarvi ai nuovi
moduli esperienzali.
Ma se tutte le giornate fossero di questo tipo?
Se per un mese di fila sperimentaste le stesse situazioni?
Cosa vi succederebbe, come il vostro cervello reagirebbe?
Semplicemente vi abituereste a queste esperienze le quali
entreranno nella vostra Zona Comfort, nella quale il vostro cervello si è abituato ad operare in maniera
efficiente con il minimo dispendio di energie.
È questo il
bello.
E' questo il segreto.
Poniamoci un obiettivo ed iniziamo a sperimentare noi stessi al di fuori della Zona Comfort per raggiungere un risultato, finché non ci ABITUEREMO a lavorare con lo standard più dispendioso di energie ma che, una volta abituacisi, sarà inglobato nella Zona Comfort "allargata".
E così facendo amplieremo le nostre abilità, obiettivo dopo obiettivo, costruiremo una serie di competenze personali, magari al momento inimmaginabili poiché viziati dalla visione limitante dell'attuale nostra Zona Comfort " ristretta ", ma che ci spingeranno a raggiungere sempre più successo e felicità nella nostra esistenza.
È fantastico.
Siamo esseri stupefacenti, delle vere e proprie macchine
costruite alla perfezione.
Divertiamoci con la Zona Comfort, ampliamola, giochiamoci insieme.
Riconosciamo i caratteri limitanti che ci impone e spingiamoci all'esterno di essa.
Costantemente.
Costantemente.
Costantemente.
Abituandosi a lavorare con la propria Zona Comfort si possono
realizzare cose inimmaginabili.
È lì fuori che i sogni diventano realtà.
È lì fuori che ci si abitua a nuove
esperienze, a nuovi obiettivi.
Bisogna, passo dopo passo, lavorare al di fuori della propria
Zona Comfort per raggiungere obiettivi in progressione migliorativa continua.
Fuori dalla Zona Comfort!
Lo ripeto, fuori!!
Pensate quanto si possa migliorare di se stessi abituandosi a porsi obiettivi al di fuori della propria Zona Comfort.
Se continuiamo a fare le stesse cose, otterremo sempre il medesimo risultato.
Alleniamoci a sperimentare noi stessi in situazioni che richiedono un maggior impiego di energia, solo così otterremo un miglioramento costante e continuo.
Alzati in piedi e GUIDA l'autobus della tua vita.
Smetti di farti trasportare giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, sempre negli stessi posti, sempre nelle stesse esperienze, sempre con gli stessi risultati.
STOP!
CONTROLLO!
Out of the Comfort Zone and Be Winner!!
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